Messina città "porta della Sicilia" sullo Stretto che ne porta il nome, l'antica Zancle e Messana, con 246.323 abitanti (Istat 1 gennaio 2006) è la terza città di rango metropolitano della Sicilia (Legge Regionale n.9 del 1986), nonché capoluogo della omonima provincia regionale.
Messina è la tredicesima città d'Italia per numero di abitanti e su di essa gravita il comprensorio peloritano. L'agglomerato urbano centrale (costituito dal continuum urbano tra il centro della città e le frazioni costiere) conta 233.853 abitanti; il resto della popolazione è sparsa nelle numerose frazioni collinari.
L'Area metropolitana di Messina, così come delimitata con decreto del Presidente della Regione siciliana del 10 agosto 1995, comprende 51 comuni che in una ininterrotta conurbazione costiera nastriforme di 125 chilometri vanno da Portorosa di Furnari, alla estremità occidentale della piana di Milazzo, alla baia di Taormina e Giardini-Naxos, includendo le Isole Eolie. Questa area, la quinta del Mezzogiorno e l'undicesima italiana, conta 479.404 abitanti, dei quali 66.539 risiedono nella fascia di gravitazione ionica e 166.542 in quella tirrenica.
Ricostruita per intero dopo il terribile sisma e maremoto del 1908, e in parte nuovamente dopo i bombardamenti anglo-americani del 1943, la città con il suo porto, tra i più grandi del Mediterraneo è fondamentale scalo dei traghetti per il continente, importante centro turistico, commerciale, cantieristico, agricolo, artigianale ed industriale, importante e storica sede universitaria (la seconda in Sicilia) e centro balneare.
Situata nell'angolo nord est della Sicilia, sulla sponda occidentale dello Stretto di Messina — altitudine 3 m s.l.m. — ha superficie comunale di 211,73 km2 e coordinate geografiche 38°11' N 15°33' E.
A circa 90 Km da Catania e circa 230 km da Palermo, stretta tra la costa ionica ed i monti Peloritani, si affaccia con il suo grande porto naturale (militare e commerciale), chiuso dalla penisoletta a forma di falce di San Ranieri, di fronte a Villa San Giovanni e poco più a nord rispetto a Reggio Calabria.
La città si sviluppa prevalentemente in senso longitudinale lungo la costa dello Stretto senza soluzione di continuità da Giampilieri Marina a Capo Peloro per 30 kilometri. L'area urbana centrale, che può essere racchiusa tra i torrenti Annunziata e San Filippo — oggi coperti dal piano stradale, — è lunga oltre 10 km, con scarsa propensione verso ovest dovuta ai contrafforti collinari dei Peloritani, che impediscono lo sviluppo di un ampio reticolato urbano geometrico in detta direzione. L'estrema vicinanza dei monti conferisce alla parte occidentale della città una certa pendenza, superata con scalinate e attraversata dalla panoramica circonvallazione a monte. Sono presenti numerose "intrusioni urbane" verso l'interno collinare in corrispondenza delle brevi pianure dei torrenti, che tendono a inglobare come quartieri alcuni dei più antichi casali del territorio cittadino (i cosiddetti "Villaggi", che sono 48).
Messina è al centro di una zona agricola, con la produzione di agrumi (tra cui il limone Interdonato, l'arancio, il mandarino e il mandarancio o clementina), frutta, ortaggi e dei vini D.O.C. Faro e Mamertino. La città è sede universitaria dal 1548, dell'Arcidiocesi Protometropolitana di Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela ed Archimandritato del Santissimo Salvatore e di un'antica Fiera Internazionale. Il porto è anche sede di un antico Arsenale militare e di cantieri navali civili (Rodriquez e Palumbo).